Il corso “Esci il clown!”, organizzato da L’Ovile in collaborazione con l’Associazione Ridere per Vivere si è svolto da dicembre 2016 a gennaio 2017 presso La Polveriera.
Sono stati coinvolti due utenti del progetto Inclusione Sociale e quattro utenti del Centro Socio-Occupazionale Nessuno Escluso. Si è in questo modo costituito un gruppo relativamente giovane dotato di un’energia forte al punto da trovare fin dal primo incontro cose che amavano fare: guidati dalle loro intuizioni, hanno cominciato a ballare, giocare lanciandosi il naso rosso e ridere insieme.
L’Associazione “Ridere per Vivere” ha costruito un percorso basato sulla scoperta, di volta in volta, di un’emozione diversa, abbiamo cercato, mediante esercizi propri del teatro clown e dell’improvvisazione teatrale, di condividere e scoprire con i singoli partecipanti “cos’è un’emozione”.
Per tutti gli incontri siamo stati accompagnati dal nostro treno, metaforicamente costruito su misura per il laboratorio: seguivano infatti la locomotiva sei vagoni indicanti ciascuno dei sei incontri; il momento iniziale di ciascuno di essi è stato dedicato a disegnare, scrivere, imprimere la propria emozione sul vagone riservato per quell’incontro. Scritte, disegni, note musicali, … ogni partecipazione era ben accetta. Proprio attraverso l’incisione di queste forme sul vagone siamo diventati viaggiatori di un percorso meraviglioso, in cui il paesaggio eravamo noi stessi.
Sempre accompagnati dalla musica di sottofondo, abbiamo iniziato fin dal primo incontro a donare il naso rosso, compagno di viaggio inseparabile di ciascuno di noi. Con lui ci siamo specchiati e presentati, ascoltando le nostre emozioni e usando lo specchio per sperimentare ogni stato desiderato. In questo modo abbiamo potuto vedere quali libertà possediamo trasformandoci in clown: quanto il clown ci aiuta a modificare il nostro stato?
Questo obiettivo ambizioso è stato facilitato dall’essersi trasformati in clown: durante i primi venti minuti di ogni incontro i partecipanti sono stati invitati a vestirsi da clown, usando abiti, nasi rossi e trucchi messi a disposizione dalle conduttrici. Volevano truccarsi e vestirsi: si erano affezionati a vestiti particolari.
Dopo questa prima fase, si è passati a mettere in scena emozioni e gesti: siamo passati attraverso rabbia, amicizia, amore, paura esprimendoci con l’aiuto di corpo, volto e intenzione. Le attività proposte ci hanno permesso di indagare le modalità relazionali e comunicative di ognuno: esercizi di improvvisazione e clownerie hanno aiutato a creare un clima di accettazione e reciproco coinvolgimento tra tutti i partecipanti.
Gli esercizi sono stati intervallati da canzoni e momenti in cerchio in cui recuperavamo energie e attenzione, lasciando ognuno libero di “riposare un po’” dopo l’intensa esternazione di emozioni e vibranti parole.
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