Il settore domestico e dei servizi rappresenta una significativa fonte di inquinamento atmosferico confrontabile, in termini di emissioni, al settore dei trasporti e della produzione industriale. A differenza dei trasporti e delle attività produttive, relativamente poche sono state le misure strutturali adottate per contenere le emissioni domestiche. Una delle ragioni per le quali questo è accaduto va sicuramente cercata nella difficoltà di quantificare esattamente le emissioni domestiche a causa della penuria di informazioni relative al numero e tipologia di stufe e caldaie presenti sul territorio.
La Regione Emilia-Romagna, seguendo la Direttiva europea relativa alla prestazione energetica nell’edilizia ha provveduto a ridefinire il quadro normativo in materia di esercizio e manutenzione degli impianti termici, pubblicando il nuovo Regolamento 90/2017 poi aggiornato . Il regolamento istituisce inoltre il Catasto Regionale Impianti Termici al quale devono essere iscritti tutti gli impianti di riscaldamento di potenza maggiore di 10 kW e a quelli di condizionamento di potenza maggiore di 12 kW esistenti in Emilia Romagna. Gli utilizzatori degli impianti, tramite azienda abilitata, dovranno seguire uno specifico programma di manutenzione.
Nel corso del 2017 nella sede di Mancasale l’impianto di riscaldamento è stato integrato con un sistema che permette di utilizzare il calore di risulta prodotto dall’impianto di cogenerazione a pellet. Con il nuovo sistema viene così azzerato il consumo di gas naturale utilizzato dalle caldaie per il riscaldamento degli ambienti. Il recupero di calore prodotto dal cogeneratore permette un risparmio di oltre il 90% sui consumi di gas naturale.
Per quel che riguarda gli impianti degli appartamenti della Cooperativa sono tutti manutentati da personale specializzato secondo le recenti disposizioni. Nel 2018 inoltre sono state installate in 10 appartamenti dotati di riscaldamento autonomo dei cronotermostati che mantengono una temperatura costante modificabile solo con password. Nei restanti (circa 50) non è stato possibile adeguare l’impianto per ragioni legate alle tipologie specifiche di impianto (gpl, impianti centralizzati, stufe convettive, teleriscaldamento)
Partendo da semplice azioni:
Passando a qualcosa di po’ più complesso: