Che obiettivi persegue la giustizia riparativa? Diffondere la cultura della legalità, la conoscenza e l’individuazione di buone pratiche di Restorative Justice, favorendo una sensibilizzazione nella comunità territoriale.
In Italia, le pratiche di Giustizia Riparativa sono sperimentate dalla metà degli anni ‘90 in ambito minorile, quale risorsa nel percorso di responsabilizzazione e recupero del minore autore di reato. Più di recente, anche nell’ambito penale ordinario (adulti), nella giustizia di pace, nel sistema dell’esecuzione penale, soprattutto esterna, si assiste ad un interesse sempre crescente verso queste pratiche che rappresentano nuove risorse da sperimentare. Inoltre, in questi anni tutte le attività messe in atto per la creazione di spazi e luoghi realmente “riparativi” si sono rilevati elementi fondamentali nell’ottica della prevenzione dei reati.
Anfora, il servizio de L’Ovile che lavora in questo ambito, ha partecipato a diversi eventi volti a sensibilizzare, raccontare e progettare nuovi scenari in ambito di giustizia riparativa:
In particolare, l’ambizione del progetto Pe.Lè – a cui L’Ovile sta partecipando con attività di giustizia riparativa a Reggio Emilia, Modena, Forlì – è quella di creare una cultura condivisa della Giustizia Riparativa e di comunità, tramite l’attivazione di tavoli di confronto ed equipe operative per la creazione di buone prassi e di un linguaggio comune sul tema. Il progetto prevede l’attivazione di laboratori esperienziali di sensibilizzazione sui temi della Giustizia Riparativa e della mediazione del conflitto penale e sociale rivolti ad operatori della comunità territoriale.
L’intento è di dare inizio ad un percorso che ha l’obiettivo di sperimentare la nascita di una comunità che ripara, capace di accogliere un nuovo modo di guardare i legami sociali.