A.G.R.I-L.A.B. è un acronimo che indica Autonomia, Guida, Rinascita, Inserimento, Lavorativo, Agricolo, Benessere. Insieme, queste parole formano il vocabolario delle parole “giuste” che possono portate al cambiamento.
Il progetto è un percorso formativo, di avviamento e di inserimento al lavoro agricolo per contrastare il caporalato nell’agricoltura. L’azione di FAMI Progetto A.G.R.I – L.A.B. consiste nel coinvolgere cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale per accompagnarli in un percorso di crescita e integrazione, al fine di una loro futura inclusione sociale e lavorativa.
Il progetto è finanziato dal Fondo Asilo Immigrazione Integrazione (FAMI) e opera con qualificati partner ubicati in otto Regioni italiane: Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Trentino – Alto Adige, Veneto.
Partners per l’Emilia-Romagna è la Buona Terra, cooperativa agricola fondata dalla Cooperativa Madre Teresa e passata a fine 2019 sotto la gestione e il controllo de L’Ovile.
L’azione del progetto è di due anni, avviato nell’aprile del 2020 e si concluderà a fine dicembre 2021.
Il percorso è strutturato in 7 fasi che accompagnato i partners nel coordinamento e gestione progettuale; selezione e accoglienza di giovani richiedenti asilo; tutoraggio e accompagnamento; percorsi formativi di inclusione; percorsi di inserimento lavorativo; attività di sensibilizzazione rivolte alle Scuole; rete economica sostenibile.
Inoltre, il percorso si prefigge di portare una doppia valenza di benefici. I giovani coinvolti nel progetto hanno la possibilità di essere istruiti sui loro diritti e doveri come lavoratrici e lavoratori; acquisire una buona padronanza della lingua italiana; skills lavorative specifiche; favorire l’impiego non solo stagionale. I partner del progetto coinvolti hanno la possibilità di creare una reta con le altre realtà nazionali; favorire una forma di agricoltura che rispetti i principi etici e l’ambiente; sviluppare una economia etica e sociale.
L’obiettivo principale è impedire che giovani richiedenti asilo in condizioni di indigenza, deprivazione, incapacità organizzativa, emergenza abitativa diventino potenziali vittime del caporalato.
La Buona Terra, ha accolto diversi giovani per offrire loro una concreta e reale opportunità di inserimento lavorativo, attraverso percorsi specializzati di crescita personale in un contesto formativo “green” ed ecosostenibile.
Uno staff di esperti si occupa di creare dei percorsi individuali di autonomia personale, che portano i giovani candidati a diventare diretti protagonisti del loro riscatto sociale, acquisendo tutte quelle conoscenze scientifiche necessarie per la coltivazione del terreno e la gestione di un’impresa agricola.
Nei campi della Buona Terra, i giovani seminano frutta e ortaggi. Il seme più importante che ogni giorno viene coltivato e raccolto è il seme della rinascita.