Non risparmia critiche e forti preoccupazioni Oxfam nel suo report “La pandemia della disuguaglianza” sulla situazione di disuguaglianza economica e sociale del mondo. Il movimento globale Oxfam, formato da associazioni ed enti con l’obiettivo comune di lottare contro povertà e disuguaglianze, descrive la fotografia di oltre due anni di pandemia da Coronavirus.
Da inizio pandemia, si stima che il patrimonio netto dei 10 miliardari mondiali più ricchi sia più che raddoppiato (+119%), in termini reali (oltre 1.500 miliardi di dollari complessivi), superando di oltre 6 volte la ricchezza netta del 40% più povero (considerati i cittadini adulti).
Da marzo 2020 a novembre 2021 sono “nati” 565 nuovi miliardari (da 2.095 a 2.660), complici i modificati consumi delle persone indirizzati spesso a colossi imprenditoriali (cibo a domicilio, acquisti online, piattaforme di streaming) e l’economia, dopata da ingenti investimenti finanziari.
Come contropartita, sono “nati” nuovi poveri a causa del Covid, giunti a 97 milioni totali nel 2021. Si tratta di un aumento della povertà estrema senza precedenti storici.
Purtroppo, nemmeno l’Italia fa eccezione in questo triste bollettino.
Disuguitalia, la sezione del report a noi dedicata, racconta che nei 21 mesi trascorsi tra marzo 2020 e novembre 2021, il numero dei miliardari italiani nella Lista Forbes è aumentato da 36 a 49. I nuovi ricchi hanno visto aumentare le loro fortune del 56%: un aumento che pesa 66 miliardi di euro e li porta ad avere complessivamente, a novembre 2021, 185 miliardi di euro. I 40 miliardari italiani più ricchi posseggono oggi l’equivalente della ricchezza netta del 30% degli italiani più poveri (18 milioni di persone adulte).
Sono 1 milione i nuovi poveri in Italia, in parte censiti e individuati dall’aumento senza precedenti dei nuovi accessi alle mense Caritas di tutto il Paese. Molti di loro, tuttavia, non vengono intercettati. Rimangono, come sempre e forse più di prima, invisibili.
Sono però le donne ad essere tre volte vittime della pandemia: non solo vivono i pericoli della pandemia sanitaria, ma anche l’aumento del carico di lavoro di cura non retribuito (accudimento dei figli o dei parenti anziani) e l’assenza di opportunità lavorative ben retribuite e/o stabili. È dello scorso anno il devastante bilancio sulla perdita di lavoro femminile: a dicembre 2020, di 101.000 posti di lavoro persi, 99.000 erano delle donne, che presumibilmente non riusciranno così facilmente a ottenerli di nuovo.
Oxfam rivolge al Governo italiano un appello a mettere in atto alcune misure necessarie per porre un freno alla costante apertura di questa forbice tra ricchi e poveri.
E mentre termina la proroga del blocco degli sfratti (senz’altro con ragioni legittime avanzate dai proprietari insoluti), ponendo una scadenza ad un tetto sopra la testa di 150.000 famiglie italiane, non ci resta che sperare che i nostri vertici politici abbiano in agenda la gestione delle nuove, sempre più ampie, disuguaglianze.