Realizzato lo schoolbook per il Parco Delta del Po, strumento didattico ad uso delle scuole, Ecosapiens si aggiudica anche il bando per realizzare le attività didattiche con scuole secondarie di I e II grado sul ripristino degli ecosistemi lagunari, nell’ambito dei fondi UE LIFE TRANSFER.
Ecosapiens, il servizio de L’Ovile che si occupa di educazione alla sostenibilità, si aggiudica la seconda gara d’appalto indetta da Parco Delta del Po nell’ambito del progetto LIFE TRANSFER “Seagrass Transplantation For Transitional Ecosystem Recovery”, in cui il Parco è insieme a importanti partner nazionali e internazionali: LIFE, Rete Natura 2000, Parco Regionale del Delta del Po Veneto, Università degli Studi di Ferrara, Università Ca’ Foscari Venezia, Regiòn de Murcia, Universidad de Murcia, Hellenic Centre for Marine Research, Centro Tecnologico de la Energia y del Medio Ambiente, Amvrakikos Gulf-Lefkadas Management Agency, Istituto DELTA Ecologia applicata.
Questo progetto LIFE ha come obiettivo quello di innescare il processo di ricolonizzazione delle piante fanerogame acquatiche in alcune lagune dell’area Mediterranea attraverso il trapianto di piccole zolle e rizomi. Di cosa si tratta e qual è il ruolo di Ecosapiens?
Il quaderno didattico “La laguna a scuola”
Ecosapiens lavora su educazione e sensibilizzazione delle giovani generazioni rispetto al tema del progetto.
Nel novembre 2022 ha vinto una gara indetta Parco Delta del Po per la progettazione e realizzazione del quaderno didattico o schoolbook La laguna a scuola.
Lo studio e la scelta dei contenuti, la progettazione, l’impaginazione e le grafiche sono stati realizzati proprio da Ecosapiens, con l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare i giovanissimi ai temi della conservazione della natura, per accendere in loro la consapevolezza riguardo le specie a rischio e gli habitat ad esso connesse, attraverso approfondimenti e giochi.
Protagonisti del quaderno sono alcune specie di fanerogame acquatiche, piante adattate alla vita sott’acqua che permettono a molti esseri viventi di prosperare in laguna, e un piccolo pesce, il Ghiozzo Go: personaggi simpatici, grafiche colorate e spiegazioni semplici sono la chiave per la riuscita del quaderno, consegnato all’Ente per la distribuzione nelle scuole.
Le attività di educazione ambientale per preservare l’ecosistema laguna
L’aggiudicazione della gara dello scorso aprile permetterà a Ecosapiens di proseguire il percorso ideale iniziato con la realizzazione dello schoolbook.
Il progetto vincitore del bando “Attività Di Educazione Ambientale Nell’ambito Del Progetto Transfer” prevede il coinvolgimento di almeno 700 alunne e alunni di scuola secondaria di I e II grado in attività didattiche ed escursionistiche.
Una lezione frontale in aula e due ore di lezione sul campo strutturano un percorso didattico, escursionistico esplorativo molto innovativo. Educatrici e educatori proporranno infatti metodologie e strumenti accattivanti con il fine di coinvolgere la fascia di età 14-17 anni: gamification, escape room digitali, giochi di ruolo, dibattiti, utilizzo di tablet e app specifiche per le attività di mappatura delle specie individuate (citizen science).
Giorgia Venturi, referente del progetto per Ecosapiens, spiega: “La nostra Emilia-Romagna è una regione ricchissima dal punto di vista ecosistemico, avendo in sé tutta la varietà degli habitat italiani. Eppure, l’ecosistema lagunare non è alla ribalta delle azioni di sensibilizzazione ambientale. Si parla di aree montane, di colline, di pianura da preservare: questo progetto ci invita a pensare anche a laguna e spiaggia. Questi ecosistemi molto fragili sono abitati annualmente da moltissime persone, che scelgono di passarci le proprie vacanze, ma che purtroppo non li conoscono davvero.”
Venturi sottolinea che l’habitat lagunare, quello fluviale e quello costiero vivono in strettissima connessione, garantendo la sopravvivenza di moltissime specie vegetali e animali. Preservare la biodiversità di queste aree significa anche proteggere quei territori che prosperano grazie al turismo estivo: “Niente laguna, niente spiaggia, niente vacanze al mare! Ristabilire l’equilibrio di questi habitat, compromesso da decenni di azioni sconsiderate, significa salvare anche l’economia locale”.
Sulle motivazioni per cui è strategico coinvolgere i giovanissimi, Venturi non ha dubbi: “Le zone marittime e lagunari interessano moltissimo anche i giovani, essendo ambienti vissuti da sempre da moltissimi bambini e giovani: preservare laguna e costa può arrestarne il degrado e garantirne la sopravvivenza, per i giovani e per tutti”.
“Inoltre, è fondamentale accendere nei giovani una coscienza ambientale più “raffinata”: iniziare presto a trattare il tema, non attendere gli ultimi anni di scuole secondarie di II grado, quando le istanze dei movimenti ambientalisti si fanno già sentire in loro, è importantissimo. Comprendere fin da piccoli l’ambiente in cui viviamo e le sue connessioni con il nostro stile di vita, capirlo anche se si vive altrove, può stimolare consapevolezza e attenzione nelle nuove generazioni, perché si responsabilizzino verso la salvaguardia degli ecosistemi locali”.