Abbiamo chiesto ai nostri civilisti perché hanno scelto proprio il progetto de L’Ovile “Narrative Condivise”.
Lorenzo, accoglienza profughi. “Ho scelto di aderire a questo progetto perché mi avrebbe permesso di stare a contato con persone che hanno bisogno di aiuto, inoltre questo mi ha permesso di riscoprire le mie origini africane”.
Funmi, appartamento “Livi”. “Ho scelto questo progetto perché mi ha colpito molto il tirocinio svolto, presso l’Uepe di Reggio Emilia, il terzo anno di Università in Servizio Sociale a Parma. L’idea era quella di poter approfondire ulteriormente quest’area”.
Claudia, appartamento “Livi”. “Sono laureata in scienze dell’educazione e ho scoperto L’Ovile quando sono venuti a presentarsi all’Università. Mi ha sempre attirato l’idea di lavorare sui temi dell’integrazione delle persone. Appena è uscito il bando non ho avuto dubbi, ho fatto domanda”.
Sara, appartamento “Don Dino”. “Ho scelto il progetto de L’Ovile perché è il percorso lavorativo che voglio intraprendere. Sono laureata in psicologia e vorrei trovare occupazione come educatrice in ambito psichiatrico-giudiziario. Col Servizio Civile mi piacerebbe farmi conoscere e dare inizio a un rapporto duraturo con la Cooperativa”.
Stefano, appartamento “Don Dino”. “Ritengo che tale percorso sia un’importante occasione per mettersi a disposizione della comunità, oltre che di crescita personale. Credo infatti che la solidarietà debba essere un valore centrale nella nostra società, da espandere attraverso attività e progetti come il Servizio Civile Nazionale. Più nello specifico, il progetto Narrative Condivise rappresenta, non solo un’esperienza solidaristica, ma anche un percorso per affrontare, superare e far superare quei pregiudizi refrattari presenti nel nostro contesto sociale.
Chiara, Socio-Occupazionale. “Ho scelto di partecipare al Servizio Civile in Ovile perché credo sia un’ottima opportunità per conoscere gli altri, per aiutare, per mettermi in gioco combattendo i pregiudizi, per scoprire e migliorare me stessa. Insomma, per crescere.”
Angelo, appartamento “Iori”. “Ho scelto il progetto de L’Ovile perché lo vivo come una grande battaglia contro la noia e lo stigma per l’autonomia e la dignità delle persone.
Pietro, Socio-Occupazionale, “Ho scelto di fare il Servizio Civile perché non sapevo che percorso di studi universitari intraprendere. Il progetto mi è sembrato una buona occasione per fare una esperienza nuova e formativa.”