Il 19 maggio scorso la cooperativa L’Ovile ha partecipato al tavolo “Con-Tatto: tavolo su lavoro e disabilità”, parte di un ciclo di incontri organizzati dall’Unione dei Comuni della Val D’Enza per discutere con genitori, famigliari, care givers di persone con disabilità rispetto alle opportunità e ai percorsi di orientamento, accompagnamento e inserimento lavorativo.
Al tavolo ha preso parte la dottoressa Sara Rago di AICCON che ha illustrato la ricerca condotta sulla Regione Emilia-Romagna rispetto all’impatto della cooperazione sociale di inserimento lavorativo sul territorio regionale. La dottoressa Rago ha riferito che il modello basato sulla logica dei “due tempi”, in cui prima le imprese producono valore economico e poi lo Stato si occupa di garantire la dimensione sociale attraverso la redistribuzione delle risorse, non può più funzionare, poiché viene a mancare il nesso tra ricchezza e territorio, su cui il welfare occidentale si è sempre basato. Ecco allora la funzione strategica delle cooperative sociali, che integrano l’aspetto sociale all’interno della loro attività economica.
Dall’analisi dettagliata emerge che la base associativa delle cooperative sociali della Regione è composta per la maggior parte da lavoratori (65,7%), a seguire volontari (18,1%) e famigliari degli utenti (7,8%). Dal 2014 al 2016 (periodo preso in esame) il peso dei lavoratori svantaggiati sul numero degli occupati è aumentato dal 50,4% al 54,5%.
Dati che vengono messi in evidenza dal lavoro svolto, all’interno delle 17 cooperative sociali di inserimento lavorativo presenti in Emilia-Romagna, anche dalla cooperativa L’Ovile. Al tavolo Con-Tatto era presente per la nostra cooperativa la dottoressa Elena Frascaroli, che ha presentato il lavoro svolto dalla Cooperativa nel suo impegno ad offrire accoglienza e percorsi di inserimento lavorativo per persone svantaggiate e fragili.
L’Ovile (dati Bilancio Sociale 2019) impiega il 43% di lavoratori svantaggiati sul totale degli occupati: 181 persone coinvolte in percorsi di lavoro e monitoraggi volti a costruire nuove competenze con il fine di ristabilire autonomie perdute o attivarle qualora non presenti.
Rispetto alle fondamentali sinergie con il territorio che la dottoressa Rago rileva come importanti per costruire una rete efficiente che garantisca opportunità e percorsi di lavoro, L’Ovile ha attive 39 convenzioni, di cui 12 attivate solo nel 2019, dimostrando l’impegno di voler crescere e connettersi per aumentare le possibilità di fornire un servizio di maggiore efficacia per chi ne ha bisogno.
Emergono dati interessanti anche dall’applicazione del metodo VALORIS (di cui potete scoprire qualcosa in più nell’articolo di rivistaimpresasociale.it), che identifica gli effetti economici della cooperazione sociale di tipo B in termini di risparmio sulla Pubblica Amministrazione attraverso un’analisi costi-benefici. L’Ovile ha generato nell’anno 2019 oltre 413.000€ di risparmio sulla Pubblica Amministrazione, incidendo sui costi per il 97% sullo Stato, lo 0% sul Comune, e sui benefici per il 71% sullo Stato, il 28% sul Comune. Un dato tutto sommato in linea con i valori medi presentati dalla ricerca condotta da AICCON, in cui la valutazione costi-benefici sui livelli della PA delle cooperative prese in esame rivela costi sullo Stato dell’89% e costi sul Comune del 3%, benefici sullo Stato del 61%, sul Comune del 34%.
I dati raccolti per la redazione del Bilancio Sociale sono frutto del lavoro d’equipe multi-settore della Cooperativa, che ogni anno utilizza una serie di indicatori per monitorare l’andamento e l’efficacia del suo operato attraverso il metodo VALORIS e non solo, arrivando infine alla redazione del documento divulgativo dell’impatto generato dalla cooperativa, ossia il Bilancio Sociale che conosciamo grazie alla presentazione in Assemblea dei Soci.
La dottoressa Frascaroli ha concluso l’esposizione presentando brevemente il percorso di interviste e racconti che L’Ovile ha pubblicato negli scorsi mesi, Storie di Noi, dando la parola direttamente ai lavoratori fragili e al significato che danno ai loro percorsi di lavoro.