1° settembre 2022, Giornata per la salvaguardia del creato sul tema «Prese il pane, rese grazie» (Lc 22,19); Il tutto nel frammento.
Il pane, frutto della terra. Il grano ancora oggi è alla base della nostra alimentazione. Il grano, un’offerta della terra da prendere con gratitudine.
Rese grazie. Non siamo abituati a ringraziare per il cibo che la nostra madre terra ci dona. Chi non è riconoscente rischia di diventare ingiusto e autocentrato e sempre più esigente. Come cooperativa siamo grati per il lavoro che abbiamo possibilità di svolgere che, si certamente è frutto del nostro impegno, delle nostre scelte, ma non solo. Siamo grati a nostro Signore per il lavoro, come siamo grati per i frutti che ogni giorno la terra ci dona. Del resto, se siamo grati, siamo consapevoli di quanto la terra sia preziosa e debba essere difesa, curata, non sfruttata.
Lo spezzò e lo diede. Il pane, i frutti della terra, il lavoro, i ricavi della cooperativa siamo tenuti a non tenerli per noi, ma continuamente a “spezzarli” e distribuirli a tutti, in maniera equa.
E questo deve essere anche lo stile della nostra accoglienza, sempre più aperta a vecchie e nuove povertà, senza discriminazioni.
Il papa ci invita «a fondare la nostra spiritualità sull’amorevole consapevolezza di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale».
Quindi la conversione ecologica della nostra cooperativa, di ciascuno di noi è indissolubilmente legata alla nostra capacità di prenderci cura dei più deboli.
La nostra azione di cooperativa è una goccia d’acqua nell’oceano. Molto del nostro futuro dipende dalla volontà di tutti e dei governi che si riuniranno ancora una volta nel vertice COP27 sul clima, in Egitto a novembre 2022; esso rappresenterà la prossima opportunità per favorire tutti insieme una efficace attuazione dell’Accordo di Parigi.
A sua volta, il vertice COP15 sulla biodiversità, che si terrà in Canada a dicembre, offrirà alla buona volontà dei governi l’importante opportunità di adottare un nuovo accordo multilaterale per fermare la distruzione degli ecosistemi e l’estinzione delle specie.
La scusa dei ritardi degli altri non può mai giustificare la propria inazione. È necessario agire, tutti, con decisione. Stiamo raggiungendo “un punto di rottura”.
Affianchiamo i nostri progetti e le nostre azioni di cooperativa con e per i poveri con azioni decise e lungimiranti per la riduzione delle emissioni e degli inquinanti.
Possa il nostro stile di vita quotidiano permeare le menti, i cuori e l’agire delle nostre famiglie e dei nostri amici.
Il presidente Valerio Maramotti