con verità, conoscenza e bellezza
con verità, conoscenza e bellezza
Intenso e partecipato il convegno conclusivo del primo anno del progetto “Verso un Centro di Giustizia Riparativa” della Cooperativa, che si è tenuto venerdì 30 novembre.
La proiezione del bellissimo film-documentario di Gabriele Vacis “la paura siCura” è stato seguito da un denso confronto, moderato dallo stesso Vacis, tra il direttore della Caritas Gianmarco Marzocchini, il Sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio e il presidente del Tribunale Francesco Caruso. E’ è stata l’occasione per una narrazione corale sui temi della paura e della (in)sicurezza, narrazione in cui è emersa la responsabilità delle persone, oltre a quella delle istituzioni. L’incontro è stato un dialogo sulle capacità della nostra città di far fronte alle insicurezze che la crisi porta con sé e il tentativo di cercare una strada per rimettere al centro le relazioni, superando la paura di sbagliare, la paura del diverso e rinnovando l’immagine, non solo esteriore, di luoghi “paurosi per statuto” come spesso è percepito, ad esempio, il Tribunale. Verità, conoscenza e bellezza alcune parole chiave in questa ricerca.
Margherita Asta, Gherardo Colombo, Anna Cattaneo, Giuseppe Cupello, Carlo Ficarelli, Maria Pia Giuffrida assieme a Claudia Mazzucato, Paolo Boschini, Leonardo Lenzi e Massimo Donini. Un lungo elenco non solo di nomi, ma di forti testimonianze che, da diversi punti di vista, hanno raccontato, nella sessione pomeridiana, la giustizia riparativa. Ricchissimo il dialogo “intorno alla giustizia” tra Margherita Asta, familiare di vittime di mafia, e l’ex magistrato Gherardo Colombo. Appassionato il racconto di Anna Cattaneo sulla nascita, a partire dal carcere, del Centro di Giustizia Riparativa di Bergamo. Coinvolte le voci di Giuseppe Cupello e Carlo Ficarelli, nel raccontare l’incontro con la mediazione fatto durante quest’anno di sensibilizzazione. Competente e provocatorio l’intervento di Maria Pia Giuffrida: una vita dedicata all’amministrazione penitenziaria ed alla giustizia riparativa.
Tanti gli spunti di riflessione aperti, come la “domanda di riparazione” che la chiusura degli OPG porterà con sé.
Il progetto ora prosegue con l’organizzazione del corso di formazione per i mediatori, che vedrà la cooperativa ed i vari partner impegnati per tutto l’anno prossimo.