Seminario formativo per gli operatori della giustizia organizzato dal settore Giustizia de L’Ovile.
Seminario formativo per gli operatori della giustizia organizzato dal settore Giustizia de L’Ovile.
Oltre 150 operatori della giustizia (magistrati, avvocati, operatori del carcere e dell’esecuzione penale) si sono confrontati il 2 aprile 2012 nell’aula di Corte d’assise del Tribunale di Reggio Emilia sul tema della giustizia ripartiva, ovvero quella possibile risposta al reato che coinvolge il reo e – direttamente o indirettamente – la comunità e/o la vittima, nella ricerca di possibili soluzioni agli effetti dell’illecito e nell’impegno fattivo per la riparazione delle sue conseguenze.
L’iniziativa promossa dal settore Giustizia dell’Ovile in collaborazione con l’Università; di Modena e Reggio Emilia, il Centro Studi “Federico Stella” dell’Università Cattolica di Milano e la Caritas di Bergamo – ha aperto una serie di eventi di formazione e sensibilizzazione che rientrano – come hanno spiegato Valerio Maramotti e Daniele Marchi, rispettivamente presidente e responsabile Area Giustizia dell’Ovile – in un più ampio progetto (operativo anche grazie al contributo della Fondazione Manodori) il cui obiettivo è quello di creare, a Reggio Emilia, un centro per la giustizia riparativa e la mediazione, procedimento che permette alla vittima e al reo di partecipare attivamente, se vi aderiscono liberamente, alla soluzione delle difficoltà derivanti dal reato con l’aiuto di un terzo indipendente (mediatore).
Durante il convegno sono stati approfonditi vari aspetti della giustizia ripartiva, grazie ai contributi di Francesco Caruso, Presidente del Tribunale di Reggio Emilia; Massimo Donini, ordinario di diritto penale dell’Università di Modena e Reggio Emilia; Claudia Mazzucato, ricercatrice di diritto penale per il Centro Studi Federico Stella della Cattolica di Milano e mediatrice penale e Paolo Boschini, docente di filosofia della Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna.
Dal convegno – cui hanno partecipato anche il Procuratore capo di Reggio Emilia Giorgio Grandinetti, il direttore sanitario dell’OPG di Reggio Emilia, Valeria Calevro, e la responsabile dell’area educativa della casa Circondariale di Reggio Emilia, Marica Gambera – la giustizia riparativa è dunque emersa come una via molto concreta per avvicinare la realtà del conflitto, sia in ambito penale che in ambito sociale; una via concreta ed estremamente umana, perché è proprio nel riconoscimento dell’umanità dell’altro (sia esso vittima o reo) che la giustizia riparativa ha il suo fondamento.
Il progetto della Cooperativa L’Ovile prevede ora altri due seminari dedicati alla pubblica amministrazione ed al terzo settore, in attesa di realizzare un vero e proprio corso per mediatori in collaborazione con il mondo accademico.
Per aggiornamenti sul percorso di Giustizia Ripartiva http://giustiziariparativa.net
Articolo completo disponibile su http://www.reggioemilia.confcooperative.it