Confcooperative Terre d’Emilia è una nuova realtà imprenditoriale presieduta da Matteo Caramaschi, presidente di Confcooperative Reggio Emilia, affiancato alla vicepresidenza da Daniele Ravaglia, presidente di Confcooperative Bologna e di B.MORE (Centro Servizi alle Imprese con 11 sedi diffuse sul territorio), e Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative Modena e presidente nazionale della Federazione Nazionale delle Cooperative agricole, agroalimentari e della pesca di Confcooperative. Cristian Golinelli e Matteo Manzoni sono stati nominati Segretario generale e direttore generale. L’azione di Confcooperative Terre d’Emilia è coadiuvata da un Consiglio generale, composto da 90 consiglieri (30 per ogni provincia) e un Consiglio di presidenza composto da 27 membri (9 per provincia).
Matteo Caramaschi, in qualità di presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, si trova a gestire una realtà composta da: 640 imprese associate, 135.000 soci, 47.000 occupati e 7,8 miliardi di fatturato. L’Emilia ha da sempre una forte connotazione imprenditoriale e cooperativa, basti pensare che sul territorio si colloca il 50% delle cooperative di tutta la regione, 57% della quali guidate da giovani e oltre il 67% da persone di origine straniera.
Nonostante le difficoltà del periodo post- pandemico che hanno generato fin troppe lacerazioni al tessuto sociale, le cooperative emiliane sono riuscite a mantenersi in buona salute, in vista di una progressiva rinascita di lavoro, equa distribuzione della ricchezza e giustizia sociale.
All’assemblea costituente ha partecipato il Presidente della Regione Emilia- Romagna, Stefano Bonaccini felice della nascita di Confcooperative Terre d’Emilia, che si pone all’interno di una volontà di crescita e competitività economica. Il nostro Presidente Valerio Maramotti, fa parte del Consiglio di presidenza di Confcooperative Terre d’Emilia e del Consiglio provinciale, si è detto – Molto contento perché la fondazione di Terre d’Emilia rappresenta una buona operazione che permette alla nostra Cooperativa di aprirsi a nuovi territori e trovare nuove sinergie tra i diversi soggetti.