Con il servizio richiedenti asilo si amplia a 12 il numero di servizi della cooperativa ad ottenere la certificazione ambientale ISO 14001: un traguardo importante raccontato da chi ne ha preso parte.
L’impegno ultradecennale di cooperativa L’Ovile verso una gestione standardizzata e trasparente è noto.
In particolare, la certificazione di qualità ISO 9001 riguarda i seguenti servizi: inserimento lavorativo, igiene ambientale, pulizie e salute mentale; la certificazione ambientale ISO 14001, oltre a tutti i servizi certificati ISO 9001, riguarda: Ecosapiens, lavorazioni industriali, produzione di energia, negozi, sociooccupazionali, spazzamento, manutenzione del verde.
Grazie al lavoro dell’ufficio Qualità, della Direzione, di lavoratrici e lavoratori coinvolti, è stato possibile raggiungere il servizio richiedenti asilo con la certificazione 14001 per processi gestionali legati all’ambiente.
“La certificazione 14001 al servizio richiedenti asilo è per noi una conferma che premia un lavoro meticoloso che svolgiamo già da anni: l’ottica con cui agiamo è già orientata verso la sicurezza, il rispetto dell’ambiente e la standardizzazione dei processi” spiega il Direttore Gabriele Mariani. “In particolare nel settore dell’accoglienza migranti, caratterizzato da una parcellizzazione sul territorio in differenti realtà abitative, certificarsi 14001 implica formare e informare educatrici ed educatori di tutte queste strutture rispetto alle regole da seguire e alle procedure da adottare per ridurre l’impatto ambientale delle sedi, garantire la sicurezza delle persone accolte, contribuire attivamente agli obiettivi che la cooperativa si è posta per la riduzione delle proprie emissioni”.
L’aspetto tecnico si unisce, come sempre accade in cooperativa, ad una componente umana. “Sappiamo che non si tratta solo di ottenere la certificazione, ma di mantenerla, questo è l’obiettivo a cui puntano i nostri sforzi quotidiani” racconta Luca Corradini, responsabile Qualità. “La continuità passa proprio dalle persone, da lavoratrici e lavoratori, così come dalle persone che accogliamo, che spesso vengono da Paesi in cui la coscienza ambientale non è ancora particolarmente sviluppata. Concretamente, significa trasmettere loro il valore di una raccolta differenziata fatta correttamente, o le abitudini domestiche che preservano l’ambiente, rendendole partecipi del cambiamento che vogliamo generare”.