Aggiudicato il rinnovo a Cooperativa L’Ovile ad inizio 2024, ora le attività proseguono nei 3 spazi Ca’ Reggio, Civico 20sette, IV11. L’Ovile ha scelto poi di intercettare nuovi finanziamenti per ampliare il servizio a favore delle categorie fragili del quartiere.
Il progetto Stazioni di servizio con la comunità nasce nel 2021 grazie a cooperativa Impossibile, di cui L’Ovile è socia. L’obiettivo – raggiunto – era riaprire luoghi chiusi alla comunità, istituire centri di aggregazione sociale sino ad oggi inesistenti, offrire luoghi per favorire la socialità, l’integrazione e la partecipazione dei residenti.
Il progetto e i suoi sviluppi sono stati raccontati in due news del nostro sito:
La mappatura dei nuovi bisogni e le azioni de L’Ovile
L’Ovile, presente in zona Stazione da anni, conosce molto bene il contesto territoriale e gode di riconoscibilità e fiducia guadagnate sul campo con le/i residenti. Inoltre, conta sulle capacità progettuali e operative di una rete strategica, costituitasi nell’ambito di Stazioni di servizio con la comunità, tra: terzo settore, cittadinanza, gruppi informali, amministrazione pubblica nelle sue diverse declinazioni.
Grazie a questo know-how, L’Ovile ha individuato nuovi bisogni nei quartieri Stazione, Ospizio, Mirabello.
Nel quartiere Ospizio la popolazione straniera è tra le più elevate della città (40,6%*). I redditi delle famiglie residenti in zona Porta San Pietro, Ospizio e Mirabello, sono tra i più bassi della città (circa 20 mila euro pro-capite, contro i circa 26 mila euro pro-capite sull’intero Comune*). Inoltre, l’area ha il più alto numero di minori del Comune (1.400*): una ricchezza, piuttosto che una fragilità, ma queste/i giovani vanno intercettati con adeguati servizi e proposte.
Chiarito l’elevato grado di vulnerabilità (sociale, linguistica, culturale, economica) e i bisogni socioeducativi delle persone tra i 6 e i 14 anni, sia sul piano economico, che sociale, L’Ovile e i partner hanno negli anni strutturato proposte interessanti ed efficaci, come il doposcuola.
Il doposcuola “Il Portico” (attivo in Via Turri 27/A quattro volte alla settimana) è frequentato da 61 bambine/i – tra cui anche persone con disabilità – di 12 nazionalità: Pakistan, Cina, Egitto, Sri Lanka, Albania, Italia, Nigeria, Ghana, Senegal, Bielorussia, Bangladesh, Marocco.
I servizi estivi dell’area, anche gratuiti o a prezzi calmierati, sono sottomisura rispetto al reale bisogno delle famiglie residenti. Sono attualmente attive le esperienze di alcuni centri estivi parrocchiali, le attività ludiche e di animazione estiva di Ca’ Reggio, alcune iniziative di biblioteche di quartiere e una serie di eventi organizzati da attori del territorio.
Proprio per questo bisogno, L’Ovile si è attivata per provare a fornire un servizio aggiuntivo di centro estivo nelle settimane che anticipano l’inizio della scuola, con la speranza di intercettare dei fondi locali in grado di sostenere economicamente la proposta.
La proposta prevede attività propedeutiche alla musica, educazione ambientale ed escursioni, sport e orienteering, per fornire a bambine, bambini, ragazze e ragazzi nella fascia d’età 6-14 anni una proposta variegata alla scoperta dei tesori del quartiere tramite attività in grado di stimolare la cooperazione e l’inclusione delle differenze.
*fonte: atlante di quartiere ambito E, concernente la zona Est di Reggio Emilia.