Sono Giada Riillo, Chiara Delbue, Sara Grasselli, Chiara Carbognani, Riccardo Manzini, Ghita Fares e John Akhigbe i ragazzi del Servizio Civile Volontario Nazionale e Regionale che hanno recentemente iniziato il progetto presso L’Ovile.
Come sempre, per conoscerli meglio, abbiamo fatto loro una semplice intervista.
Giada ha scelto il SCV, lasciando il percorso di studi che stava facendo, perché fortemente motivata e attratta dal sociale. Teme che l’anno intrapreso non porti ai frutti che si immagina ma confida nel fatto che imparerà tante cose nuove. Per il futuro ancora non ha un’idea, 5 anni fa non avrebbe mai immaginato di essere qui oggi e il domani è ancora dubbioso.
Chiara D. ha scelto il SCV perché senza occupazione e vista la passata esperienza in una struttura residenziale psichiatrica le è sembrata una buona opportunità. Teme soprattutto i rapporti con i colleghi più che con gli utenti.
Sara spera che il sociale le possa dare valore e ricchezza personale, cose che negli altri lavori non ha trovato. Vorrebbe instaurare buoni rapporti con i colleghi e trovare la giusta comunicazione con gli utenti, per creare legami affettivi giusti ed equilibrati. Vede il SCV come esperienza lavorativa e occasione di crescita personale quindi sicuramente utile. La sua ambizione è riuscire a conciliare le sue passioni artistiche con l’interesse per il sociale.
Chiara C. ha interesse per l’ambito educativo e vorrebbe lavorare nel settore richiedenti asilo. Nel percorso intrapreso teme di non riuscire a integrarsi con i colleghi ed è preoccupata per l’elevato impegno temporale (12 mesi) e per gli aspetti economici. Spera di imparare un metodo di approccio professionale e comprendere come funziona il sistema.
Riccardo è stato attratto dalla varietà dei settori inseriti nel progetto della Cooperativa ed è soddisfatto della sua assegnazione che trova coerente con il suo percorso di studi (educatore) e con il suo interesse per l’educazione rivolta agli adulti. Non sa bene cosa lo aspetta, soprattutto il relazionarsi con utenti psichiatrici o autori di reato è la sua preoccupazione ma è pronto a mettersi in gioco entrando nei diversi contesti e affrontando le nuove esperienze con la voglia di crescere.
Ghita ha studiato scienze dell’educazione e vuole mettersi alla prova anche nel tentativo di ridurre stereotipi e pregiudizi. Temeva il rapporto coi richiedenti asilo ma l’aiuto e supporto dei colleghi hanno ridotto le preoccupazioni. Spera di favorire l’integrazione degli ospiti. Dopo il servizio civile vuole viaggiare per conoscere culture nuove, altre lingue e trovare poi occupazione in ambito sociale.
John fa parte del progetto regionale del SCV e ha scelto di partecipare perché stimolato dalle esperienze positive della sorella e degli amici. Teme le difficoltà ma è pronto ad affrontarle per farne tesoro sia dal punto di vista personale che professionale anche se nel suo futuro c’è una laurea in economia.
In bocca al lupo ragazzi!