La qualità e l’eccellenza della falegnameria del carcere Semiliberi ha conquistato Eyes on Tomorrow. Giovane Fotografia Italiana nel Mondo, un progetto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Comune di Reggio Emilia dedicato alla promozione internazionale delle più interessanti ricerche in corso nella scena artistica italiana.
I Semiliberi hanno realizzato, dal disegno tecnico alla lavorazione, un modello espositivo in legno che ospiterà le opere dei giovani talenti protagonisti di Eyes on Tomorrow.
L’esposizione è un progetto internazionale diffuso che mette in mostra le opere artistiche di trentanove giovani scelti nell’Open Call di Giovane Fotografia Italiana, il progetto del Comune di Reggio Emilia che rivolto ai giovani talenti emergenti della fotografia contemporanea in Italia.
Le opere delle artiste e artisti saranno ospitate in alcune delle più prestigiose sedi degli Istituti Italiana di Cultura nel mondo per tutto il 2022. Tra le città coinvolte: Addis Abeba, Algeri, Barcellona, Città del Messico, Dublino, La Valletta, Melbourne, Monaco di Baviera, Montevideo, Mosca, Nuova Delhi.
In ognuna di queste città, le opere delle artiste e artisti saranno esposte sul modello progettato dai Semiliberi. Il modello espositivo è stato realizzato in legno okumè e il processo di lavorazione è stato condotto interamente nel carcere di Reggio Emilia. I falegnami dei Semiliberi hanno lavorato insieme all’architetto del progetto Eyes on Tomorrow ed è stato realizzando un video modello che spiega l’assemblaggio dell’espositore che sarà poi replicato dalle città che ospiteranno la mostra.
Città del Messico e Montevideo sono le prime città che stanno ospitando la Eyes on Tomorrow e sono le prime città ad aver realizzato il modello progettato dai Semiliberi.
La scelta da parte del Comune di Reggio Emilia, di affidare la progettazione del modello espositivo che avrebbe girato tutto il mondo, è stato il rapporto qualità- prezzo competitivo nel mercato della falegnameria reggiana, senza dimenticare le radici del progetto Semiliberi: creare opportunità di lavoro per le persone private della libertà che non possono beneficiare di misure alternative.
Infatti, in collaborazione con l’Amministrazione Carceraria di Reggio Emilia, il progetto falegnameria dei Semiliberi offre a persone, con pene detentive medio lunghe, opportunità di lavoro incentrate sulla lavorazione del legno.
Questo nuovo progetto per i Semiliberi è stato un importante traguardo perché riconosce la qualità della lavorazione che proviene dal carcere. “Immaginare che altre città del mondo realizzeranno il nostro modello è straordinario. Ma, lo è soprattutto per i ragazzi del carcere che, anche se non potranno vedere il loro lavoro dal vivo, sono consapevoli che il loro lavoro sarà apprezzato in tutto il mondo” ci ha raccontato Massimo Caobelli.
Alcune città coinvolte, non si sono fermate solo al modello progettuale ma hanno invitato la falegnameria del carcere a realizzare personalmente il modello nella loro città.
Inoltre, non è la prima volta che cultura e Semiliberi si incontrano. Già, l’anno scorso in occasione del progetto INCONTRI! Arte e Persone di Reggio Emilia Città Senza Barriere, che ha coinvolto il fotografo Luca Manfredi e alcuni ragazzi dei socio occupazionali a Palazzo dei Musei, la falegnameria del carcere ha realizzato una “scatola” per i set fotografici.
Nei prossimi mesi continueremo a raccontarvi questo bellissima esperienza del nostro progetto Semiliberi.