Una delegazione di attivisti israeliani e palestinesi ha visitato la Cooperativa L’Ovile venerdì 28 febbraio. Hammoudi e Guy, attivisti nella zona di Mesafer Yatta, a sud di Hebron, hanno incontrato il presidente Valerio Maramotti: il dialogo si è orientato sui temi di istruzione e potenziamento di servizi educativi e possibili collaborazioni progettuali per sostenere le e i giovani dell’area su cui sono attivi.
Hammoudi è palestinese, Guy è israeliano.
Sono due noti attivisti per i Diritti Umani che lottano da anni contro il sistema di occupazione israeliano della Cisgiordania. In particolare, nella zona nota come Masafer Yatta, ossia le colline a sud di Hebron, dove oltre venti villaggi palestinesi sono illegalmente “sotto ordine di demolizione” da parte dell’autorità israeliana.
Hammoudi è nato e cresciuto sotto gli attacchi dei coloni illegali, oggi ha 22 anni ed è uno dei più noti attivisti palestinesi. All’età di 18 anni era già stato arrestato otto volte per il solo fatto di voler frequentare la scuola. Insieme ad altri giovani palestinesi ha creato l’associazione Youth of Sumud, “la gioventù della perseveranza”.
Guy è un israeliano di Gerusalemme, è una figura fondamentale della resistenza nonviolenta ed offre aiuto ai palestinesi e ai volontari internazionali tramite il suo lavoro di advocacy con l’associazione Ta’Ayush, cioè “Vivere insieme”. Per tutelare Guy abbiamo dovuto oscurare il suo volto.
Nel loro viaggio in Italia hanno fatto tappa alla Cooperativa L’Ovile, incontrando il presidente Valerio Maramotti con il quale hanno ragionato di possibili progetti per tutelare il diritto all’istruzione e potenziare servizi educativi per le fasce più giovani e deboli della regione Masafer Yatta.
Hammoudi e Guy hanno poi visitato le sedi di via de Pisis mostrando molto interesse e curiosità rispetto al lavoro con persone svantaggiate e migranti. Hanno ringraziato il Presidente e le/i dipendenti incontrate/i per la sensibilità e l’attenzione dimostrata, augurandosi di poter costruire un rapporto di collaborazione, unendo palestinesi e israeliani impegnati a costruire ponti per una soluzione pacifica e giusta.